© Valeria Catania
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TRANSITI
Con il nucleo di opere intitolato Transiti, Valeria Catania, intende illustrare la molteplicità delle strade che l’essere umano si trova a dover percorrere nella sua interiorità, confrontandosi con la realtà contemporanea, per realizzare i propri sogni. Per essere realmente soddisfatti nel momento in cui si realizzano i propri obbiettivi, ottenendo ciò che realmente si vorrebbe, è necessario porsi alcune domande precise, quali: chi sono realmente? cosa voglio realmente dalla vita? cosa voglio realmente fare con me stesso e con l’unica vita che mi è data a disposizione? A questi quesiti bisognerebbe rispondere con sincerità aprendo le cerniere del cuore, non sempre però si segue questo protocollo. Nella società odierna, e sono i fatti a parlarne, le cose non vanno esattamente così. Le dipendenze, la rabbia, il nervosismo, la tristezza e l’infelicità sottintendono un malessere, scaturito dall’insoddisfazione personale data: dal fingere di essere ciò che realmente non si è, da ciò che si sta facendo e non si vorrebbe fare e dalla costrizione a cui ci sottoponiamo. Questo accade perché gli stereotipi impediscono alle persone più facilmente condizionabili di operare la scelta realmente più adatta a se stessi, preferendo aderire alla cosiddetta “etichetta di compiacimento altrui”. Non è solo questo, ci sono anche situazioni in cui il malessere è latente e non si manifesta perchè i ritmi serrati della quotidianità non gliene danno il tempo o gli stereotipi fanno dare per scontato che la situazione è corretta così com’è e non potrebbe essere differente. L’antidoto è il respiro, quell’attimo preso per se stessi, fondamentale per prendere coraggio e porsi delle domande a cui è necessario rispondere sinceramente. Uscire dalla gabbia delle costrizioni auto-inflitte per cadere nel dubbio può far paura ma permette anche di riprendere in mano le redini della propria vita ed essere realmente liberi anche da se stessi. I profili scandiscono un ritmo, ciascuno dei quali ha una strada non ben definita con un obbiettivo non ancora raggiunto. Il colore leggero, sfumato ed impalpabile è tale perché della stessa consistenza, sono per l’artista, le idee che in questo percorso non sono ancora ben materializzate a causa del vagare e dell’incertezza custodita nell’animo.


Liber…@...mente, 2012
Tecnica mista su tela, 60x60 cm

L'incontro, 2012
Tecnica mista, 120x120 cm

Equilibri sulla follia, 2012
Tecnica mista, 100x100 cm

Profili vaganti, 2011
Tecnica mista, 100x100 cm

Profili urlanti, 2012
Tecnica mista, 100x100 cm

Deliri, 2012
Tecnica mista, 120x50 cm

Controluce, 2012
Tecnica mista, 80x80 cm

Illuminazione, 2012
Tecnica mista, 50x120 cm

Puntointerrogativo, 2012
Tecnica mista, 50x120 cm

Giro da sola, 2012
Tecnica mista, 50x150 cm

Closed, 2012
Tecnica mista, 50x120 cm

Why, 2012
Tecnica mista, 50x120 cm